Le autorità sudcoreane hanno inviato elicotteri per combattere nuovi incendi in una zona del sud-est del Paese, secondo un funzionario del servizio forestale. Le fiamme sono ricominciate nelle prime ore di oggi, sabato 29 marzo, ad Angong, una città nella provincia del Gyeongsang Settentrionale, spingendo le autorità a inviare otto elicotteri nella zona. Ieri i Vigili del Fuoco, aiutati dalla pioggia, erano riusciti a spegnere l’incendio principale della regione. “Sembra che la brace sia stata riaccesa”, ha affermato il funzionario del servizio forestale, aggiungendo che è in programma “l’invio di più elicotteri nella zona di Andong“.
Il bilancio delle vittime degli incendi boschivi, divampati lo scorso weekend, è salito a 29 morti e 40 feriti, 10 dei quali gravi. Secondo il servizio forestale della Corea del Sud, la maggior parte delle vittime dell’incendio, che ha colpito le zone rurali di Andong e Uiseong, aveva un’età compresa tra i 60 e gli 80 anni. Tra le vittime ci sono anche un pilota il cui elicottero si è schiantato nei giorni scorsi mentre combatteva le fiamme, nonché quattro Vigili del Fuoco e altri membri delle operazioni di soccorso che hanno perso la vita dopo essere rimasti intrappolati tra le fiamme.
Secondo l’ultimo conteggio, sono state distrutte più di 2.900 case e circa 35.000 ettari di foresta sono andati in fumo. Si tratta degli incendi boschivi più letali e distruttivi mai registrati in Corea del Sud, dopo l’incendio dell’aprile 2000 che distrusse 23.913 ettari sulla costa orientale. Gli incendi hanno distrutto diversi siti storici, tra cui il complesso del tempio Gounsa a Uiseong, che si ritiene sia stato costruito nel VII secolo.
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