Il 1° dicembre 1990 un colpo di martello cambiò per sempre la geografia dell’Europa. A 40 metri sotto il fondale della Manica, gli operai francesi e britannici impegnati nello scavo del futuro Eurotunnel si incontrarono per la prima volta, abbattendo l’ultimo diaframma di roccia che separava i due cantieri. Quel gesto apparentemente semplice sancì il primo collegamento terrestre tra la Gran Bretagna e l’Europa continentale dall’ultima glaciazione: un evento simbolico che superava la mera ingegneria per trasformarsi in un ponte politico e culturale.
Oggi, 1° dicembre 2025, l’anniversario assume un significato particolare. In un’epoca segnata dalle incertezze post-Brexit e dalle nuove sfide della mobilità sostenibile, il ricordo di quel momento richiama alla memoria la forza della cooperazione transfrontaliera. Il tunnel, inaugurato ufficialmente nel 1994, continua a essere un’arteria strategica per trasporti e scambi, con milioni di passeggeri e tonnellate di merci che annualmente percorrono i suoi 50 km.
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