Il “Diamante del Civetta” è un raro fenomeno naturale che si verifica ogni anno in concomitanza con l’equinozio di primavera, lungo le pareti verticali del Monte Civetta nelle Dolomiti. Questo evento affascina escursionisti e alpinisti, poiché rappresenta una combinazione di fenomeni geografici e astronomici. Il fenomeno si manifesta quando il sole appare nell’estremità inferiore della fessura tra la Torre di Alleghe e quella di Valgrande, creando un bagliore intenso. Questo spettacolo si verifica solo per due mattine consecutive all’anno e, per gli abitanti di Alleghe e dell’Agordino, segna l’inizio della primavera.
Quest’anno, il “Diamante del Civetta” è stato osservato alle 8:40 del 19 marzo, precedendo di quasi tre ore l’equinozio effettivo, momento in cui il sole è perpendicolare all’Equatore. L’inizio della primavera, convenzionalmente fissato per il 21 marzo, può variare tra il 19 e il 21 marzo, coincidente con questo fenomeno naturale.
I dettagli
Per gli astrofili l’attimo ha preceduto di circa 2 ore e 45 minuti l’equinozio effettivo e dunque, con il Sole a perpendicolo sull’equatore, la Primavera 2025 può dirsi iniziata. Si tratta di uno dei molti casi di esperienze, a cavallo fra tradizione e scienza e frutto di osservazioni collegate per lo più alla civiltà contadina, che sopravvivono nel vissuto comune, specie nelle società locali più raccolte.
L’altro segnale fisico dell’avvicinarsi della bella stagione che ora si attende tra le Dolomiti è il “risveglio” della cascata dalla Tofana di Rozes, un getto d’acqua che inizia a cadere da 3.225 metri, ben visibile da Cortina d’Ampezzo, nella data in cui avviene il disgelo. Non ha attinenze con l’astronomia ma ha a che fare con la climatologia: la registrazione del costante anticipo con cui questo ormai si verifica da anni è uno dei dati più evidenti del riscaldamento globale della temperatura, anche in alta quota.
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