Oggi, 5 dicembre, si celebra la Giornata Mondiale del Suolo, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare sull’importanza cruciale di questa risorsa vitale. L’edizione 2025 ha come tema “Healthy Soils for Healthy Cities” (Suoli Sani per Città Sane), evidenziando il legame tra la qualità del suolo e il benessere urbano. Il suolo, spesso nascosto sotto asfalto e cemento, svolge funzioni fondamentali: assorbe l’acqua piovana, regola la temperatura, immagazzina carbonio e migliora la qualità dell’aria. Quando viene impermeabilizzato, queste capacità vengono compromesse, rendendo le città più vulnerabili a inondazioni, surriscaldamento e inquinamento.
Il 95% del cibo globale dipende dal suolo, ma un terzo dei terreni mondiali è degradato, e per produrre appena 2-3 centimetri di terreno possono servire fino a mille anni. In un solo cucchiaio di terra ci sono più organismi viventi che persone sulla Terra, e il suolo ospita quasi il 59% delle specie del pianeta. Nonostante ciò, secondo il Rapporto SNPA 2024, il consumo di suolo in Italia ha raggiunto il valore più alto dell’ultimo decennio, con oltre 78 km² di suolo netto perso.
La Giornata invita cittadini e amministratori a ripensare le città, promuovendo spazi verdi e gestione sostenibile del suolo, capace di aumentare fino al 58% la produzione alimentare e garantire città più resilienti e sane.
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