Via libera ai finanziamenti del terzo bando del Fondo Italiano per la Scienza (FIS 3), il programma nazionale che sostiene la ricerca di base più innovativa. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha pubblicato le graduatorie: tra le oltre 5mila candidature valutate, sono stati 326 i progetti di eccellenza finanziati, per un investimento complessivo superiore a 432 milioni di euro. Dei progetti approvati, 110 riguardano il settore Life sciences per un totale di 148,6 milioni di euro, 115 quello Physical sciences and engineering per 152,8 milioni, e 101 l’area Social sciences and humanities per 130,7 milioni. Il bando è diversificato anche in base allo stadio di carriera dei ricercatori. Sotto questo profilo, sono stati finanziati 200 progetti Starting grant destinati a giovani studiosi emergenti per 228 milioni di euro, 54 Consolidator grant per ricercatori in fase di crescita per 76,7 milioni, e 72 Advanced grant per scienziati affermati per 127,3 milioni.
“La ricerca è un motore potente di crescita e sviluppo. Congratulazioni ai ricercatori che si sono aggiudicati il bando FIS3: il Paese è al vostro fianco perché siete voi a dare energia all’innovazione. State trasformando idee ambiziose in progetti capaci di aprire nuove strade per il futuro. Le vostre intuizioni sono il cuore dell’innovazione“, ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “Oggi questo motore torna a muoversi con decisione grazie a risorse concrete, strategie chiare e a una rete di centri d’eccellenza dove la conoscenza si traduce in progresso e impresa. Con la legge di Bilancio garantiamo finalmente continuità e stabilità ai finanziamenti, dentro una visione che guarda all’Europa e alla cooperazione internazionale. Il nuovo Fondo unico per la ricerca – ha aggiunto Bernini – offre certezze ai ricercatori: criteri trasparenti, bandi pubblicati entro il 30 aprile e risorse definite. Nel 2025 parliamo di 460 milioni, a cui si aggiungono 150 milioni destinati ai PRIN, ora bandi annuali con dotazione minima garantita. Un passo decisivo per dare alla ricerca italiana il tempo, gli strumenti e la stabilità necessari per generare innovazione e futuro“.
I vincitori del bando saranno assunti o contrattualizzati dalle università e dagli enti di ricerca che ospiteranno i loro progetti. Le regole del FIS prevedono infatti che, in assenza di un rapporto di lavoro già attivo in Italia, i ricercatori selezionati vengano inseriti in ruolo secondo la normativa vigente, assicurando la loro piena integrazione nel sistema nazionale della ricerca. Accanto a questo percorso ordinario, il Ministero promuove l’attivazione delle procedure di chiamata diretta, che interesseranno circa il 25% dei vincitori ospitati nelle università italiane, offrendo agli atenei uno strumento aggiuntivo per reclutare rapidamente profili di alto livello. Il FIS 3 si conferma il principale strumento nazionale a sostegno della ricerca libera e indipendente, ispirato al modello dell’European Research Council (ERC), il programma europeo che finanzia i progetti più competitivi e innovativi. Il bando rappresenta una leva strategica per valorizzare il capitale umano della ricerca e per attrarre i migliori talenti, italiani e stranieri, sostenendo una comunità scientifica aperta, internazionale e capace di generare conoscenza e innovazione a beneficio del Paese. Le attività di selezione si sono svolte secondo standard internazionali di valutazione e con il contributo del Comitato Nazionale per la Valutazione della Ricerca (CNVR), che ha garantito coerenza, rigore scientifico e imparzialità lungo tutto il processo. Il Ministero ha già previsto per il prossimo biennio la quarta edizione del bando FIS con una dotazione finanziaria che rafforzerà ulteriormente l’impegno a sostegno della ricerca di base.
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